L’esperto in materia spiega come questo alimento può essere consumato dalle donne in gravidanza: basta rinunce.
Il periodo della gravidanza è un momento di gioia e attesa, ma anche di attenzione particolare verso ciò che si mangia. Durante la gestazione, mamma e bambino sono in simbiosi; ciò significa che quest’ultimo assorbe tutto ciò che consuma la mamma durante l’alimentazione.
Quindi, se da una parte la mamma in dolce attesa necessita di un’alimentazione sana e ricca di nutrienti, dall’altra deve stare attenta a non consumare determinati alimenti crudi. Si spazia dal pesce, continuando per i frutti di mare e finendo per la carne e formaggi poco stagionati. Ma non solo: anche frutta e verdura devono essere ben lavate.
Che fatica, specialmente se si hanno le cosiddette ‘voglie’ e, caso vuole, spesso includono i famigerati salumi crudi. Ed è qui che, tra i tanti dubbi che possono sorgere, uno dei più comuni riguarda il consumo di speck, un salume che per il suo aroma affumicato e sapore intenso rappresenta una tentazione per molte donne in dolce attesa. Ma è veramente vietato consumare speck durante la gravidanza? A darci una risposta – positiva – e quanto più approfondita possibile è stato l’esperto.
Si può mangiare lo speck in gravidanza, ma solo in determinate condizioni
Ad essere il peggior nemico di tutte le donne in gravidanza, è lei, la Toxoplasmosi. Come ormai noto, può essere trasmessa attraverso il consumo di cibi contaminati, come carne cruda o poco cotta e salumi non adeguatamente trattati. Una condizione, questa, limitante per coloro che non l’hanno contratta in precedenza (e quindi esenti dal rischio in gravidanza). Tuttavia, è bene sapere che quando si parla di speck, la situazione cambia in meglio.
La cottura completa dello speck, a temperature superiori ai 60°C, è in grado di eliminare qualsiasi rischio di contaminazione da parassiti o batteri, inclusi quelli responsabili della toxoplasmosi. Secondo il parere degli esperti nutrizionisti, tra cui il dottor Marco Rossi, specialista in nutrizione materno-infantile presso l’Ospedale San Giovanni, “lo speck cotto rappresenta una scelta sicura e consigliabile per le donne in gravidanza. La cottura completa del salume a temperature superiori ai 60°C è efficace nell’eliminare qualsiasi rischio di contaminazione da patogeni, compresi quelli che potrebbero causare la toxoplasmosi.”
E per quanto riguarda gli altri salumi? In realtà, il concetto è sempre lo stesso: si può consumare qualsiasi salume in gravidanza, purché sia cotto a temperature superiori ai 60° gradi. La differenza dagli altri salumi, è che lo speck si presta bene alla cottura, risultando buonissimo anche in questa versione.